Allo scopo di accertare se i pazienti con melanomi allo stadio III/IV siano candidati al trattamento curativo si effettua spesso una PET/TC, ma dato che la valenza diagnostica di questo esame è ambigua in questo campo è stato effettuato uno studio retrospettivo allo scopo di individuare le indicazioni ottimali alla PET/TC nei pazienti con queste lesioni.
Sono stati presi in considerazione 73 pazienti, di cui il 18% è stato classificato come stadio IV alla PET/TC. Il 20% dei pazienti presentava almeno un linfonodo positivo, ed il 14% dei pazienti con metastasi in transito o lesioni satellite è stato ristadiato come stadio IV.
La classificazione T, l’ulcerazione e la classificazione N non erano predittive di metastasi a distanza. Non sono state individuate differenze significative nella localizzazione del tumore primario.
La localizzazione a livello di testa e collo ha determinato un maggior rischio di metastasi a distanza. A seguito di un periodo di monitoraggio medio di 36 mesi, il 27% dei pazienti con melanomi allo stadio III sono stati riassegnati allo stadio IV a seguito della prima PET/TC effettuata.
Il presente studio dunque ha portato alla ristadiazione complessiva del 18% dei pazienti con melanoma allo stadio III mediante PET/TC, il che ha avuto conseguenze terapeutiche.
I pazienti con melanomi allo stadio III tendono a manifestare una maggiore diffusione a distanza del tumore rispetto a quelli con altre localizzazioni. Sono comunque necessarie indagini ulteriori e più ampie allo scopo di guidare le indicazioni ottimali per la PET/TC in questi pazienti. (Am J Nucl Med Mol Imaging. 2019; 9:168-75)